Novità vaccini anticovid e libertà di scelta




Chi nutre dubbi su un vaccino sicuramente non nega ogni vaccino piuttosto ritiene preferibile il poter scegliere tra più vaccini disponibili, proprio perché su alcuni si son lette e sollevate varie osservazioni, tante per esempio critiche sul vaccino Pfizer-BioNTech che è il primo vaccino disponibile in Italia per prevenire COVID-19, che alimentano legittimi dubbi e preoccupazioni nella popolazione. Dubbi e critiche anche al vaccino anticovid di Astrazeneca a motivo delle svariate morti da accertare, avvenute dopo la somministrazione del vaccino e per il quale sia in Italia che in altri Stati è seguita la sospensione della vaccinazione relativamente al lotto interessato dalle problematiche. Altri vaccini appaiono più sicuri.

L'Ungheria per esempio è stato il primo paese dell'UE ad autorizzare il vaccino Sputnik V che a sua volta è stato già approvato in Russia, Bielorussia, Serbia, Argentina, Bolivia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay e Turkmenistan ed è stato avviato il processo per l'approvazione del vaccino nell'UE. L'approvazione si basa sui risultati degli studi clinici dello Sputnik V in Russia e su una valutazione completa del vaccino da parte di esperti in Ungheria. Tra i vantaggi di Sputnik V, l'efficacia superiore al 90%, con protezione completa contro i casi gravi di COVID-19. Non ci sono forti allergie causate da Sputnik V che si basa su una piattaforma collaudata e ben studiata di vettori adenovirali umani, che causano il comune raffreddore e sono in circolazione da migliaia di anni. La sicurezza, l'efficacia e la mancanza di effetti negativi a lungo termine dei vaccini adenovirali sono state dimostrate da più di 250 studi clinici nell'arco di due decenni.Un caso da seguire è poi Cuba, in quanto il suo vaccino non è oggetto di speculazioni ed è a disposizione di tutti. 

Infatti, attraverso l'istituto Finlay, Cuba sta facendo da sola nella sperimentazione del vaccino Soberana, che introduce direttamente frammenti della proteina per far sviluppare gli anticorpi, differentemente dai vaccini come Pfizer che invece si basano sull’RNA messaggero, che porta nell’organismo il materiale genetico per produrre alcune proteine specifiche del coronavirus. Tra i virologi che lavorano a Cuba allo sviluppo del vaccino, l'Italiano Fabrizio Chiodo, anche ricercatore per il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Il vaccino cubano è risultato sicuro e ha mostrato una buona immunogenicità, la capacità di indurre una risposta immunitaria con la produzione di anticorpi contro il coronavirus. Interessante notare le parole di Vicente Vérez, Direttore dell'Istituto Finlay “Non siamo una multinazionale in cui il guadagno è la ragione numero uno, lavoriamo al contrario, creiamo più salute e il guadagno ne è una conseguenza, non sarà mai la priorità”.

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