Alla scoperta del crescente successo della poesia "Io sono un peccatore" di Pasquale Fabozzi: riflessioni tra economia e poesia.
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"Io sono un peccatore" affronta temi universali e attuali, come l'alienazione, la superficialità dei media di massa e la ricerca di significato in un mondo sempre più dominato dalla frenesia consumistica. La poesia invita il lettore a riflettere sulla propria esistenza, sulle scelte quotidiane e sul rapporto con il denaro e il potere.
La pubblicazione su Poesia Economia e sul sito dell'Associazione Internazionale Tota Pulchra ha fornito a questa poesia un'importante piattaforma di visibilità e autorevolezza, permettendo a un pubblico più ampio di entrare in contatto con le sue parole incisive e suggestive.
Inoltre, "Io sono un peccatore" partecipa al concorso nazionale di Poesia "Dantebus" VI Edizione, confermando ulteriormente il suo valore artistico e la sua rilevanza culturale.
Anche se al momento la poesia non ha ancora raggiunto lo status di virale, ha comunque registrato un ottimo riscontro e una buona diffusione sui siti web dove è stata pubblicata. Pasquale Fabozzi, autore della poesia, ha condiviso la sua opera su TikTok al profilo @pasquale.fabozzi, ampliando ulteriormente la sua portata e attirando l'attenzione di un pubblico più giovane e diversificato.
In un'epoca in cui l'economia e la poesia possono sembrare mondi lontani, "Io sono un peccatore" dimostra che queste due dimensioni possono intersecarsi in modi sorprendenti e significativi. La poesia di Fabozzi ci ricorda che, nonostante le sfide e le contraddizioni del nostro tempo, la bellezza e la verità possono ancora trovare spazio nel cuore e nella mente dell'uomo moderno.
In conclusione, il crescente successo di "Io sono un peccatore" è un segno della potenza dell'arte di trasformare e ispirare, di connettere le persone attraverso le parole e di stimolare un dialogo su questioni importanti. Una poesia che ci ricorda che, nonostante le nostre imperfezioni e peccati, c'è sempre spazio per la bellezza, la speranza e la redenzione.
Mio Dio, io sono un peccatore,perché non seguo il gregge,che non leggee dal televisore,assapora il sapore.Della vita, il sapore,io sono un peccatore.Assordante rumoreche non si capisce niente,confusione nel televisore,miopi informazioni per la mente.Propaganda senza stile,vana di luce, senza sobrietà,ho scaricato le pileperso il senso della realtà.In questo assordante e demente silenzio del pensiero,seguo l'intuito veroe da peccatore, scelgo, leggo, analizzo, cerco e sono serio.Seguiamo tutta la vita il denaroe quando quel giorno il corpo muore,ci accorgiamo che è vano,non serve a far ripartire il cuore.Io sono un peccatore perché sono egoista,mentre, tu che leggi sei un altruista.
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