Funzionari Tecnici di Amministrazione: la richiesta di stabilizzazione che il Governo non può ignorare
Nel complesso mosaico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), una categoria professionale continua a operare silenziosamente, ma con un ruolo cruciale per l’efficienza della giustizia: i Funzionari Tecnici di Amministrazione.
Figure selezionate tramite concorso pubblico, impegnate quotidianamente negli uffici giudiziari italiani, spesso in condizioni di forte carenza organica, e oggi al centro di una richiesta chiara e urgente: la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro, al pari degli altri profili tecnici già indirizzati verso una procedura “de plano” ossia senza sostenere nessun'altra prova.
RIPAM 2022: un concorso strategico per la modernizzazione della giustizia
Il concorso RIPAM 2022 – 5.410 posti, nato per rafforzare l’Ufficio per il Processo nell’ambito del PNRR, ha rappresentato una delle più imponenti operazioni di reclutamento degli ultimi anni.
Oltre 72.000 candidati, prove selettive articolate, in alcuni distretti addirittura doppie fasi concorsuali: prima la valutazione dei titoli, poi l’esame.
Tra i profili reclutati:
-
1.660 laureati, di cui
– 1.060 Funzionari Tecnici di Amministrazione (profilo lett. e),
– 600 tra tecnici IT, contabili, edilizia, statistici e analisti (profili lett. a–d, f). -
3.750 diplomati, destinati a funzioni tecniche e operative.
Tutte figure strategiche, tutte inizialmente assunte a tempo determinato, tutte fondamentali nel sostegno ai delicati obiettivi del PNRR.
Eppure, trattate in modo divergente nella prospettiva futura.
Un gruppo sempre più esiguo ma sempre più indispensabile
Oggi i Funzionari Tecnici di Amministrazione sono meno di 900 su tutto il territorio nazionale.
Un numero ridotto che contrasta con la vastità delle attività svolte: supporto amministrativo, istruttorie, predisposizione di atti, raccordo tra uffici, attività tipiche dei funzionari di ruolo sia nelle sezioni civili che penali, nei tribunali, nelle corti d’appello e persino in Cassazione.
Non semplici “ausiliari emergenziali del PNRR”: ma professionisti pienamente integrati, capaci di colmare carenze strutturali dell’organico e di garantire continuità e funzionalità agli uffici giudiziari.
È proprio questa infungibilità, riconosciuta dagli stessi atti ministeriali e dalla classificazione delle nuove famiglie professionali (“Servizi amministrativi, contabili e di organizzazione”), a distinguere nettamente questa figura dagli AUPP, collocati in un’area completamente diversa (“Servizi giudiziari e di supporto alla giurisdizione”).
Perché ora chiedono la stabilizzazione
Il Ministero della Giustizia, come annunciato da sindacati e organi di stampa, ha già previsto una procedura di stabilizzazione automatica per alcuni profili tecnici (IT, contabili, edilizia, statistici, analisti).
A questi sarà riconosciuta la trasformazione del contratto senza selezione e senza rischio di cambio di sede.
Per i Funzionari Tecnici di Amministrazione, invece, secondo quanto emerso dal tavolo ministeriale del 13 novembre 2025, si profila una procedura selettiva comune agli AUPP, come se i due profili fossero assimilabili.
Ma non lo sono. Il concorso non era lo stesso. Le prove non erano le stesse. Le mansioni non sono le stesse.
E questo apre la strada — come il gruppo segnala — a possibili profili di illegittimità, oltre che a un’ingiusta disparità di trattamento.
Una lettera formale alle Istituzioni: un atto di responsabilità
Per queste ragioni, i Funzionari Tecnici di Amministrazione dell’Area III F1 in servizio presso la Corte d’Appello e il Tribunale di Napoli hanno inviato una articolata nota ufficiale alle principali istituzioni dello Stato:
-
Presidente della Repubblica
-
Presidente del Consiglio dei Ministri
-
Ministro della Giustizia
-
Unità di Missione PNRR
-
DOG – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
-
Organizzazioni sindacali
-
Presidenze e dirigenze della Corte d’Appello e del Tribunale di Napoli
Nella comunicazione viene ribadito un principio chiaro:
la stabilizzazione deve considerare la natura del profilo e il percorso concorsuale effettivamente sostenuto.
Le richiesta avanzata
La stabilizzazione diretta di tutto il personale tecnico di amministrazione
Una richiesta supportata da un argomento semplice e incontestabile:
i posti finanziati per le stabilizzazioni (circa 6.000) sono più che sufficienti per assorbire tutti i funzionari ancora in servizio con contratto PNRR.
Un appello che parla al cuore delle politiche pubbliche
La richiesta dei Funzionari Tecnici di Amministrazione non è corporativa.
È, piuttosto, una riflessione sul valore della continuità amministrativa, sulla coerenza del reclutamento pubblico e sulla necessità di valorizzare competenze già formate e già operative.
Stabilizzare non significa solo offrire certezze ai lavoratori:
significa permettere agli uffici giudiziari di non disperdere professionalità costruite in anni di servizio e investimenti pubblici.
Concludono così la loro nota, con deferenza ma con fermezza:
confidano che le istituzioni ascoltino e riconoscano la loro specificità.
Se davvero il PNRR vuole essere un ponte verso una pubblica amministrazione moderna e stabile, questa è una delle decisioni che ne misurerà il valore.

Commenti
Posta un commento
Grazie per aver commentato, il tuo commento sarà visibile dopo la verifica da parte dello staff di amministrazione.