La vittoria del nulla degli astensionisti

Il risultato delle elezioni: la vittoria degli astensionisti. In primis un dato sotto gli occhi di tutti. Commento a caldo di Massimo Piccinini con un post su Facebook. Interessante poi il video condiviso sul canale YouTube di MePiù: Elezioni, Mohamed Konare: vorrei stare zitto ma non posso. Anti-sistema: avete sbagliato tutto!


Dal post di Massimo Piccinini.

HA VINTO L'ASTENSIONISMO, con una crescita enorme rispetto le ultime elezioni.
E' passato da un 27% ad un 36%, un incremento sul totale del 9% degli aventi diritto, un incremento interno del 33,3%.

Non si può dire quindi che questo incremento pazzesco non avrà conseguenze. Quello che vedremo nei prossimi anni dipenderà in larga misura proprio da questa forte maggioranza di astensionisti, da quello che potevano fare, da quello che lasceranno fare ai vecchi partiti che si trovano a spadroneggiare senza neanche il fastidio e la testimonianza agli atti parlamentari di un misero dissenso.
Se adesso gli astensionisti, questa massa di persone eterogenee svilupperanno metodi di miglioramento per il Paese è tutto da vedere.

Sui forum si sono incontrate un mucchio di buone intenzioni astensionistiche, dalla creazione di comunità, alla presa di coscienza individuale e collettiva, con velate volontà di soverchiare il sistema con la forza, non si è mai capito bene come, se alla maniera partigiana, se alla maniera black bloc, se in altra maniera, spesso dimenticandosi che ad ogni angolo oggi c'è una telecamera che ti spia, che la rete ti spia, che la smart tv e il cellulare ti spiano, che adesso anche il contatore del gas ti spia e che ai cattivi cittadini canadesi il conto corrente è stato bloccato quando le autorità hanno deciso di farlo.

Ma a mostrare i peli del petto sul web è pieno di omicchi glabri.
Adesso quindi è il loro momento, hanno vinto loro, è il momento degli astensionisti. Astensione organizzata come dice Paolo Sceusa, quindi vedremo questa organizzazione. E' il momento di Massimo Citro, di Ornella Mariani, dell'avv. Fusillo e di quanti altri. Rallegratevi quindi: VOI avete vinto.
Avete ottenuto un risultato pazzesco e chi vince sempre deve rendere conto ai propri elettori e quando non si vota ai propri NON elettori.

In una NON elezione di questa portata gli astensionisti hanno la responsabilità per tutto il Paese, come un grande partito che deve fare non solo per chi lo ha votato ma per gli italiani tutti.
Bisogna dire che la differenza con un partito c'è. Nei partiti si può sempre puntare il dito contro il politico di turno, tiragli metaforicamente le orecchie o "sfancularlo" come sport preferito. Con gli astensionisti no.
Gli astensionisti per loro natura non hanno un vero e proprio leader. Lo stesso Sceusa, qualora gli venisse imputata una responsabilità potrà sempre dire "io non ho un posto di comando, io sono una normalissimo astensionista come siete voi che non avete votato".

In questo l'astensionismo è MOLTO più democratico di qualsiasi elezione del politico di turno.
Sono quindi TUTTI gli astensionisti, questi ETEROGENEI astensionisti (ma con l'aspetto innovativo del +9%) ad essere responsabili in misura uguale. La democrazia splende nell'astensione, il livellamento è perfetto. Quindi leader o non leader dell'astensione il pareggiamento delle responsabilità è assicurato.

Ma si potrebbe obbiettare che il massimo che potranno fare sarà guardare la Meloni andare a braccetto con la Nato ed il Pentagono, senza neanche lasciare una misera traccia in parlamento gridata in stile Cunial, la contadina parlamentare che adesso torna in mezzo al letame organico, quello in grado di trasformarsi, (non tutto il fango è uguale).

La cosa curiosa che dovranno spiegare gli astensionisti è come la loro azione futura, (tutti ce la aspettiamo altrimenti sarà un tradimento al pari del M5S) sarebbe stata compromessa dalla presenza dei partiti del dissenso dentro il parlamento. Chi credeva che astenendosi specie in odore di astensione organizzata, non avesse responsabilità è un povero illuso.
Si calcoli che tra Italexit, ISP, VITA ci sarà un misero 5% ad essere ottimisti. Aggiungendolo al 9% dei NUOVI dell'astensione si arriva ad un 14%. Ci sarebbe stata quindi una triade di partiti del dissenso dentro quel 14%. 
Per quale motivo quel 14% se fosse diventato dissenso parlamentare avrebbe funestato il gran lavoro che gli astensionisti si accingono a compiere è tutto da spiegare e, chi ha votato il dissenso, attende ancora oggi, al domani dello spoglio elettorale, risposta: 

Perchè non avreste potuto fare ALTRO al di fuori del Parlamento se un 14% di dissenso fosse entrato in Parlamento? Quale è la risposta?

Non si può dire che l'astensionista abbia fatto dispetto al sistema, e se questo era il progetto ben misero sarebbe lo spessore astensionistico che in questa partita oggi, assume una nuova rilevanza una nuova responsabilità. 
Se basta l'estromissione del "bibitaro" a rendervi contenti (ma non è merito vostro eventualmente) in che mani astensionistiche siamo...(?).

Adesso voi astensionisti siete alla ricerca di chi si è affacciato su youtube a predicarlo l'astensionismo? Non serve, loro non sono i vostri leader, non comandano nulla, siete tutti paritetici.

Volete sapere cosa io mi aspetto da voi astensionisti? Nulla.

Persino la Russia di rimando è indebolita dall'astensione italiana, nel senso che se ci fosse stato quel 14% di dissenso in parlamento la Russia avrebbe potuto dire, "state all'occhio Paesi europei, avete visto quello che è successo in Italia? Qui alle prossime elezioni tra 5 anni vince il dissenso totale che è anche un dissenso contro la NATO, un dissenso non atlantista. Si ovvio, Putin si sarebbe avvantaggiato da un dissenso nel parlamento italiano perché avrebbe dato il sentore di un trend ben diverso dal quello attuale che si è formato con il NON voto del dissenso. Adesso tutti i parlamentari italiani sono contro Putin.

Eh, ma i brogli? Quali brogli? Non mi serve cercare alcun broglio per avere il termometro reale del Paese. Mi basta guardare i vicini di casa o il vicino di forum, il disprezzo per la politica (tutta) che regna nel profondo dell'italiano medio che in fondo disprezza sè stesso perchè fa la distinzione tra lui (non elettore) e l'altro (non eletto) come se per qualche strano recinto mentale non potrebbero mai essere la stessa persona.
L'Europa dà disposizioni per chiudere il dissenso. Non siate certi che i piccoli canali resteranno vivi solo perchè piccoli.

CasadelSole può essere chiusa motivando un propaganda anti-patriottica, LuogoComune può chiudere con l'accusa di disinformazione, magari non sulla politica arriverà l'accusa ma sull'incapacità di un fotografo di riconoscere la prospettiva su una foto che riporta ombre divergenti. L'interruttore del supporto d'informazione non è nostro, non puoi riaccendere un frigo dell'ipermercato se qualcuno spegne l'interruttore generale.

Non ci sarà la voce di Francesco Toscano che farà mettere agli atti parlamentari il suo dissenso contro la censura, in Parlamento non si lamenterà nessuno per questo. Non ci sarà una contadina che trasferirà il proprio domicilio parlamentare in una sede di comunicazione alternativa per non farla chiudere. (come ha fatto Sara il 3 agosto 2021 in un Hotel anti norme covid).

Dal giorno 30 settembre atti ostili nell'area Luhansk - Donetsk - Zaporizhia - Kerson saranno considerati come aggressione alla Russia e il Nostro parlamento sarà inequivocabilmente tutto schierato contro la Russia, quel ponte sul Mediterraneo chiamato Italia pieno di basi Nato...
...e come dice Margherita, buona fortuna a tutti.


A seguire video pubblicato da MePiù
... Elezioni, Konare: vorrei stare zitto ma non posso. Anti-sistema: avete sbagliato tutto!

"Le elezioni italiane hanno ripercussioni geopolitiche quindi non posso rimanere in silenzio, gli africani mi chiedono cosa sia successo in Italia adesso che ha vinto la Meloni che il mainstream chiama fascista. La Meloni non può fare niente e proseguirà il piano globalista, e le forze antisistema con l'odore dei quattrini sono stati spazzati via, dovevate fare un blocco unico e adesso dovrete rendere conto al popolo italiano." Queste le parole di Mohamed Konare leader del movimento panafricanista il quale in questo intervento mette in chiaro cosa fare ora, fare un unione di popoli, europei e africani per arginare l'agenda del nuovo ordine mondiale.


Dal post di Massimo Piccinini.

Commenti

  1. Abbiamo perso un'occasione storica.
    Abbiamo un parlamento che non ha più un'opposizione, nemmeno finta

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