Sciopero del personale precario della Giustizia: proteste in tutta Italia il 31 gennaio 2025

Giustizia precaria, diritti negati: migliaia di lavoratori in piazza per il loro futuro.

Il 31 gennaio 2025 sarà una giornata cruciale per migliaia di lavoratori precari della Giustizia. Il personale impiegato nello smaltimento dell'arretrato giudiziario, nella digitalizzazione e in attività amministrative fondamentali sciopererà per chiedere risposte al Governo, che ha deciso di non rinnovare oltre 5000 contratti in scadenza il 30 giugno 2026. La mobilitazione, sostenuta dal sindacato USB, vedrà manifestazioni in diverse città italiane, tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Palermo e altre ancora.


Il nodo della protesta: contratti a rischio e incertezze sul futuro

La decisione dell'esecutivo di stabilizzare solo 6000 lavoratori sui 11.000 attualmente impiegati, come previsto dal Piano Strutturale di Bilancio (PSB), ha scatenato il malcontento. La Legge di Bilancio ha stanziato risorse per soli 3000 lavoratori (2600 funzionari e 400 assistenti), lasciando senza prospettive certe migliaia di dipendenti che hanno contribuito al miglioramento dell'efficienza giudiziaria.

Secondo un rapporto della Banca d'Italia, l'Ufficio per il Processo ha ottenuto risultati storici, riducendo il contenzioso penale ai minimi dal 2003 e abbattendo l'arretrato civile nei tribunali e nelle corti d'appello di oltre il 90%. Nonostante ciò, il Governo non ha dato segnali concreti di voler garantire continuità occupazionale a questi lavoratori.

La politica e il silenzio del Governo

Il senatore dell'M5S Andrea Lopreiato ha sollevato la questione al ministro della Giustizia Carlo Nordio, ma ad oggi non sono arrivate risposte ufficiali. USB chiede con forza un'inversione di rotta e la stabilizzazione di tutti i precari del PNRR, ritenuti fondamentali per il buon funzionamento del sistema giudiziario.

Manifestazioni in tutta Italia

Le proteste si terranno in diverse città italiane con presidi presso prefetture e tribunali. Ecco l'elenco delle principali mobilitazioni:

Roma: Piazza Capranica, ore 10:30
Milano: Prefettura, Corso Monforte, ore 10:30
Napoli: Prefettura, Piazza Plebiscito, ore 10:30
Torino: Prefettura, Piazza Castello, ore 10:30
Bologna: Prefettura, Via IV Novembre 24, ore 10:30
Palermo: Tribunale, Piazza Vittorio Emanuele Orlando, ore 10:30
Catania: Prefettura, Via Etnea, ore 10:00
Padova: Prefettura, Piazza Antenore, ore 10:30
Reggio Calabria: Prefettura, Piazza Italia, ore 10:30
Bari: Prefettura, Piazza Libertà, ore 10:30
Cagliari: Dettagli in arrivo

Un problema che riguarda tutti

La carenza di organico negli uffici giudiziari italiani è una realtà che incide direttamente sulla qualità del servizio ai cittadini, alimentando la sfiducia nella Giustizia. Il documento "Programmazione dei fabbisogni del personale per il triennio 2025-2027" evidenzia una vacanza organica di oltre 15.000 unità, che saliranno a 20.000 con le cessazioni previste entro il 2026.

La stabilizzazione dei lavoratori precari del PNRR non è solo una richiesta sindacale, ma un'esigenza per garantire l'efficienza della Giustizia italiana. La mobilitazione del 31 gennaio potrebbe rappresentare un punto di svolta: il Governo ascolterà il grido d'allarme di chi ha contribuito a rendere il sistema giudiziario più efficiente? Il futuro di migliaia di lavoratori e della Giustizia stessa è appeso a un filo.

CLICCA qui per visualizzare la Mappa degli UPP nei distretti  (In tutti i distretti, gli uffici giudiziari avranno il proprio Ufficio per il Processo. Per ogni distretto sono qui raccolti le informazioni e i numeri relativi allo stato di avanzamento).
 





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