Proroga della Mediazione civile, la confusione è alta

Dopo una melina lunga un mese, l'ultima parola sull'approdo nell'aula di palazzo Madama arriverà solo questa mattina. Renato Schifani ha infatti convocato alle 9 la conferenza dei capigruppo per decidere se accettare o meno la richiesta di far slittare all'inizio della prossima settimana l'esame del provvedimento in aula (entro martedì il voto finale).

Dopo una giornata di stallo nelle commissioni affari costituzionali e bilancio, il rischio di andare in assemblea senza mandato al relatore e senza un testo delle commissioni è sembrato piuttosto alto. Allo stato, il governo...
...non pare abbia ancora deciso a quali modifiche dare il via libera. In base al voto in commissione slitta comunque di un anno la piena entrata in vigore della conciliazione per le controversie civili e commerciali. Come anticipato sul Sole 24 Ore del 26 gennaio, nella battaglia sugli emendamenti al milleproroghe per ora vince il partito del rinvio, formato in primo luogo da avvocati. E Maurizio de Tilla, presidente dell'Organismo unitario, ha esultato: «Lo slittamento è di grande importanza – ha detto – e forte sarà l'impegno per evitare che continuino le ingerenze di chi vuole privatizzare la giustizia». Ora, occorrerà vedere se il governo asseconderà la proroga.
Prevista nel pacchetto di deleghe contenuto nella legge di riforma del processo civile dell'estate 2009 (legge 69), la conciliazione è di fatto già in vigore dal 20 marzo 2010, ma solo nella parte facoltativa o delegata (quella cioè richiesta volontariamente dalle parti o suggerita dal giudice). Il prossimo 20 marzo doveva invece entrare in funzione anche la parte obbligatoria per alcuni tipi di cause. Da quella data, per esempio per le controversie condominiali oppure per quelle relative ai sinistri stradali, il tentativo di conciliazione dovrebbe diventare «condizione di procedibilità». In altre parole, prima di adire il tribunale o il giudice di pace, è obbligatoria la preventiva visita presso uno degli organismi di mediazione accreditati dal ministero della Giustizia. Ma con l'approvazione bipartisan di un emendamento alla legge di conversione del Dl milleproroghe nelle commissioni riunite Affari costituzionali e bilancio del Senato, la "fase 2" della conciliazione dovrebbe scattare non più 12 mesi dopo la prima tranche, bensì 24 mesi dopo, a partire dal 20 marzo 2012. Peraltro, quasi in contemporanea con l'approvazione dell'emendamento, il Guadasigilli Angelino Alfano, nella conferenza stampa di chiusura del consiglio dei ministri di ieri mattina, ha ricordato l'imminente entrata in vigore della conciliazione.


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