Periferia di Napoli un caso da raccontare, aprire una nuova attività nell'epoca del Covid



Ieri eravamo sui balconi a cantare l'Inno di Mameli accomunati dalla stessa paura e dalla stessa speranza, oggi molti scendono in piazza a rivendicare il diritto di poter lavorare per uscire dalla pandemia con la possibilità di continuare a fare impresa. I giorni di lockdown sono stati decine. Se è vero che dalla fotografia tracciata da un sondaggio nazionale della CNA  (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) emerge che su un campione di circa 14mila imprese, sette su dieci sono costrette a far ricorso agli ammortizzatori sociali e hanno difficoltà enormi di accesso al credito, con ricavi dimezzati nel 2020, con il turismo che deve fare i conti con una caduta a picco del 66% è anche vero che gli imprenditori e lavoratori hanno bisogno e devono continuare a guardare il futuro con l'entusiasmo e l'ottimismo che contraddistinguono l'italianità. 

Il quadro delineato dalla rilevazione della Confederazione artigiana sul dramma provocato dall’emergenza sanitaria svela una crisi davvero senza precedenti nella storia del Paese e la resilienza di cui si parla tanto permette di adeguarsi trovando in se stessi nuove risorse psicologiche, per vedere una nuova strada da percorrere e, gli italiani, hanno fantasia e genialità per inventare, per creare nuovi inizi come nel caso di due giovani imprenditori della periferia Est di Napoli (via Figurelle 35 Barra NA) che giovedì 4 febbraio 2021 in piena pandemia, dove, oltre all'emergenza coronavirus, cresce in modo considerevole il numero di nuovi poveri e dove il tasso di disoccupazione arriva a toccare cifre record, con coraggio hanno dato il via ad una nuova attività gastronomica con insegna "Saporito", proponendo prodotti locali e offrendo una cucina di qualità, pur mantenendosi saldi a quella che è la tradizione partenopea.

L'idea nasce dalla fusione del concetto di cucina di qualità proposto dallo Chef Luca Tutucci e quello della tradizione, voluto dall'imprenditrice, Ing. Gabriella Formisano, che negli ultimi anni ha dovuto conciliare lavoro e famiglia. Con questo accordo Luca e Gabriella hanno voluto puntare sulla periferia di Napoli e sul loro quartiere d'origine, offrendo non solo una cucina di qualità, fatta di prodotti primi ottimi e soprattutto ad un prezzo ragionevole, ma dando lavoro a giovani del posto e favorendo un indotto fatto di produttori perlopiù Campani. 

In considerazione delle norme vigenti anti covid, il locale prevede delivery d'asporto, rispondendo quindi alle logiche del Fast food, offrendo comunque un'esperienza di alto livello e qualità. Il locale ha la particolarità di avere una grande vetrata che affaccia sulla cucina, deliziando quindi anche gli occhi, oltre che il palato, e alla domanda su cosa pensano del futuro, Luca e Gabriella hanno risposto: "Siamo orgogliosi di aver realizzato un sogno dopo tanti sacrifici e tanto lavoro, soprattutto perché concretizzato in un periodo storico duro, vogliamo essere d'esempio per tanti giovani, per incoraggiarli a non mollare e ad inseguire i propri sogni e progetti, se vogliamo sappiamo essere un grande paese.

Noi tutti siamo il passato, il presente e il futuro, siamo lo strumento che permetterà di realizzare i nostri sogni".


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