Mario Orabona

Mario Orabona - Tribuna politica e mercati

Esperienza professionale: lavoro da oltre 10 anni nella Export Credit Agency del Ministero dell'Economia e delle Finanze attiva nel supporto all'export e alla liquidità delle imprese italiane. Presso l'azienda in cui lavoro ricopro attualmente anche il ruolo di vice-segretario della rappresentanza sindacale aziendale della CISL.

Studi: dopo essermi laureato con lode in Giurisprudenza, ho conseguito col massimo dei voti un Master in International Business Law (Università di Roma "La Sapienza") e successivamente un Joint Certificate in International Chinese Commercial Law (London School of Economics e Peking University).

Classe '82, vivo a Roma e sono padre di due bellissime bimbe.
Dopo un percorso iniziato in gioventù con Azione Giovani-AN ad Aversa (CE), ricopro oggi il ruolo di Presidente del Circolo territoriale di Fratelli d'Italia di Roma "Gabriele D'Annunzio" (Municipio II) e collaboro con l'Ufficio Studi di Fratelli d'Italia e la rivista La Voce del Patriota.
​Alle elezioni amministrative per il Comune di Roma del 2021 sono stato candidato come consigliere municipale nella "Lista Civica Michetti" risultando il più votato della lista nel municipio II. Purtroppo l'esito del ballottaggio, sfavorevole alla coalizione di centrodestra, non mi ha permesso di essere tra gli eletti.

Conservatore? Sì, perché riconosco nella Famiglia e nella Patria i valori fondanti della nostra società. La Famiglia è, per me, l’unità fondamentale della Società, la Patria è l’Italianità intesa come identità di tradizioni, cultura e lingua del nostro Paese, da difendere e preservare. Oggi esser "conservatore" vuol dire custodire il passato per costruire il futuro.
Sostegno ai bisogni delle famiglie, sgravi fiscali per il sociale, no allo ius soli, maggiori controlli all'immigrazione, stop all'abuso delle procedure di asilo, più sicurezza e contrasto agli accampamenti abusivi.

Liberale? Sì, perché ritengo che lo Stato debba fornire tutti i servizi essenziali, limitandosi negli altri settori a stabilire le regole del gioco e controllare che tutti gli attori le rispettino, lasciando ai singoli la libertà di perseguire il proprio benessere e la propria felicità nel rispetto dell'ordinamento giuridico. La mia prospettiva si contrappone ad uno statalismo burocratico che schiaccia individui e imprese riportandoli alla condizione di sudditi. Tuttavia, per me è il Mercato a dover essere al servizio delle persone e non viceversa; lo Stato deve intervenire ogni qualvolta gli interessi primari dei cittadini e strategici del Paese vengano coinvolti. Si può essere liberali senza cedere ad un globalismo esasperato.
Regolamentazione minima nei settori non strategici, tutela e sostegno al Made in Italy e alle politiche di rilocalizzazione, servizi pubblici di trasporto moderni ed efficienti, no al reddito di cittadinanza.

​Ecologista? Sì, perché credo nella necessità di difendere l'ambiente e favorire la transizione ecologica, con la convinzione che le tematiche green, opportunamente contemperate con le esigenze finanziarie e sociali, non debbano essere percepite come un obbligo, ma come un'opportunità in grado di generare valore e sviluppo.

Sovranista? Sì, perché credo nell'Europa come indispensabile strumento di pace, civiltà e prosperità, purché nel rispetto della sovranità delle Nazioni che la compongono. L'Europa che ho in mente non rinnega le proprie radici cristiane né mira ad una omologazione coatta dei suoi cittadini e dei suoi prodotti ma riconosce e supporta le specificità di ogni popolo e dei singoli Stati sovrani.
Dazi UE antidumping, maggiore sostegno delle comunità urbane e rurali, contrasto all'eccesso di burocrazia comunitaria e revisione dei parametri di Maastricht superati dalla Storia.
 
"Se per Populismo intendiamo l'azione politica volta alla tutela ed al perseguimento primario dell'identità e degli interessi del Popolo italiano, sì sono populista"

Mario Orabona 



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