Approvazione dell'emendamento 5.39 per il reclutamento dei docenti straordinario bis

Nella lettera del Coordinamento Modifichiamo il concorso straordinario bis, si chiede alla I e XI commissione della Camera dei Deputati l'approvazione all'unanimità dell'emendamento 5.39 presentato dagli onorevoli Ciancitto - Rampelli, che prevede un percorso abilitante a carico dei partecipanti e l'integrazione delle graduatorie di merito con tutti i partecipanti al concorso che si sono sottoposti alla prova orale, finalizzato all'inserimento in ruolo, al fine di garantire maggior qualità e competenza nell'insegnamento.

di Pasquale Fabozzi

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Il Coordinamento Modifichiamo il concorso straordinario bis sostiene all'unanimità l'emendamento 5.39 Ciancitto - Rampelli, riguardo al reclutamento dei partecipanti alla procedura concorsuale straordinaria. Gli interessati ribadiscono che la cultura e l'esperienza debbano essere tutelate ad ogni costo, così come il lavoro delle persone.

I partecipanti al concorso straordinario bis sono docenti che credono fermamente nell'importanza della gestione dello Stato nell'istruzione, e sarebbe inaccettabile privarli della possibilità di far parte a tutti gli effetti del corpo docente, dopo aver dedicato anni alla scuola pubblica. Chi ha partecipato al concorso straordinario bis ha creduto nello Stato, uno Stato a cui ha affidato il proprio destino, certo che il potere della democrazia avrebbe trionfato.

L'emendamento 5.39 presentato dagli onorevoli Ciancitto - Rampelli e sostenuto compattamente dalla maggioranza di governo è la risposta alle critiche di chi non credeva nelle istituzioni e non ha voluto partecipare al concorso.

Dove sta il merito?

Il merito innazitutto è di avere già stabilito che tutti i partecipanti devono essere già docenti a tutti gli effetti per sostenere la prova concorsuale, come richiede l'Unione Europea con la sua direttiva n. 70/1999.

Il merito del concorso è di aver supportato una rigorosa selezione, sancita da due minuziose disposizioni per poter riflettere, con una traccia estratta al momento tra programmi di studio immensi, illustrando nel contempo le più moderne metodologie didattiche.

Il merito è di aver distribuito diplomi e attestati a generazioni di ragazzi.

Il merito è di aver puntato, senza esclusione, sulla solidità morale del nostro Paese, che non poteva accettare di vedere in cattedra degli improvvisati docenti, lasciando andare alla deriva chi nel frattempo formava le nuove generazioni e aveva dato piena fiducia allo Stato.



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di Pasquale Fabozzi

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